giovedì 16 gennaio 2014

Il silenzio

Tutte le parole che la tua voce ha pronunciato sono state rinnegate dal silenzio dei tuoi gesti.
Non è sempre stato così. C’è stato un tempo, come in ogni storia d’amore, dove non servivano parole, sostituite da carezze, da abbracci, da sorrisi complici. Quel silenzio era carico di significati appassionati, di promesse che erano già progetti realizzati, di sentieri di vita da percorrere insieme.

Poi è venuto il silenzio della monotonia, quello scandito dai pasti comuni e dagli obblighi familiari ai quali avremmo rinunciato senza soffrirne. Il silenzio della mancanza di un obiettivo che ci accomunasse e il primo divergere dei nostri interessi personali. Il silenzio del tuo cellullare perennemente nascosto nella tasca dei pantaloni e protetto da sguardi indiscreti da un PIN inviolabile.

I viaggi di lavoro, le cene senza appetito, le domeniche svogliate sono stati il silenzio del tuo tradimento, evidente come se lo avessi urlato e il mio timore di perderti o, meglio, di veder svanire il miraggio di famiglia che rappresentavi.

E, infine, c’è stato il silenzio assordante della tua minaccia di uccidermi, i tuoi occhi vuoti e allagati di odio per il vincolo che rappresentavo ai tuoi sogni di libertà, il tuo calcio che – imprevisto e deflagrante – prima ancora di procurarmi quattro punti di sutura ha disorientato le mie difese emotive e dato il via alla mia rinascita.

Si, perché finalmente mi sono risvegliata e, oggi, il silenzio che mi circonda è quello di molte voci amichevoli, dei miei pensieri sereni, della mia ricostruita sicurezza e fiducia di un intorno colmo di speranza e di gioia di vivere. Grazie silenzio.

3 commenti:

  1. Come hai scritto, il silenzio è carico di significati e tu ce l'hai fatto scoprire in modo meraviglioso.
    Complimenti!

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  2. Bello Bruna, mi piace il tuo silenzio.
    Toglierei solo la prima frase facendolo partire da ...C'è stato un tempo perchè in quella battuta è già chiaro che le cose potrebbero essere cambiate.
    Ciao e spero di vederti presto :-)

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  3. Mi è piaciuto questo crescendo del silenzio mentre la storia fra i due ha un "diminuendo" che finisce tragicamente. Certo che se avessero provato magari a "Camminare insieme" come quelli del racconto di Lucia, magari finiva in un altro modo. Ma Lucia ha scritto dopo! Brava!

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