domenica 12 gennaio 2014

Il silenzio

I ragazzi sono usciti per incontrarsi con gli amici, mia madre, con la badante è tornata alla sua casa, mio marito si è incollato al computer. Dalla finestra arriva il fruscio dello scorrere delle auto in strada.
Ecco, ora la casa è vuota, ti ha fatto spazio e tu subito ne hai approfittato per invaderla.
Ora sei qui accanto a me. Ti sento mio silenzio, ti sto respirando.
A volte, quando sono stanca e affaticata ti desidero come la terra arida invoca la pioggia.
Altre volte, il tuo insinuarti nelle pieghe della mia mente mi terrorizza. Sono i momenti in cui, sola e triste, la tua compagnia mi affligge. Invano la mia mano cerca di allontanarti, ma la tua presenza si incolla alla mia pelle, proprio come il sale del mare all’ uscita dall’ acqua, sotto il sole, dopo una lunga nuotata.
Sei il compagno che accarezza i miei sogni.
Sei il calco da cui prendono forma le mie paure.
Sei il terreno in cui affondare le radici delle mie decisioni.
Sei il tifone che fa vacillare le mie certezze.
Sei lo scrigno che nasconde i miei segreti.
Sei il palcoscenico per i monologhi dettati dal mio cuore e dalla mia ragione.
Sei l’urna che accoglie, custodisce  e diffonde le vibrazioni dei miei cari ormai dissolti.


Sei parte di me, senza di te la mia voce non avrebbe la forza di cantare.

4 commenti:

  1. Mi sono piaciuti i volti del silenzio che hai descritto e la diversità dell'accoglienza, più o meno gradita, che provoca in noi.
    Io avrei un po' accorciato la seconda parte, perché un po' troppo ridondante e che toglie quella magica atmosfera che avevi saputo creare in precedenza.
    Significativo il finale.

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  2. Avrei cambiato la composizione del racconto. L'elenco lirico di cos'è il silenzio per te sembra una poesia e l'avrei lasciato all'inizio, mentre tutta la prima parte unita alla frase finale l'avrei messa dopo. Ho provato a rileggerlo in questo modo e mi è piaciuta la tensione che filtra dal tuo tono personale.

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  3. Ne hai colto bene tutti gli aspetti inserendoli in un contesto poetico.
    Sono daccordo sia con Lucia che con Miriam: entrambi i consigli potrebbero migliorarlo.
    Per aggiungerci del mio, che sono un po' fissata con le "potature", alleggerirei due frasi: "proprio come il sale del mare sotto il sole" c'è gia tutto in queste poche parole tutto il resto è di troppo.
    E anche "ormai dissolti" è un carico di troppo: l'urna dice abbastanza puoi chiudere con "cari."

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  4. Concordo pienamente con tutti i suggerimenti, in particolare per le sfrondature.

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