giovedì 20 febbraio 2014

Oscar, il principe dei randagi

Sollevo una palpebra e poi l’altra, ancora assonnato sbircio i dintorni. Finalmente il sole ora scalda un po’ meno e potrei valutare di abbandonare l’ombra di questo grande cespuglio di profumato rosmarino selvatico cresciuto fra le dune di sabbia.

Woof! Woof! Woof!” cani abbaiano giocosi avanzando veloci sulla battigia. Guardo con più attenzione e riconosco in cima alla fila Ginko. Ci siamo già incontrati in passato e non ci siamo piaciuti. Lo giudico un bullo presuntuoso, forte solo quando è in branco ma vigliacco come un coniglio quando si trova isolato.
In generale non mi piace la compagnia, sono un solitario, voglio sentirmi libero di muovermi come voglio. Adesso, ad esempio, farò un po’ di stretching e poi andrò a rinfrescarmi fra quelle belle onde lunghe che piano piano si stendono sulla spiaggia lasciando una leggera spuma bianca, qualche conchiglia e pochi ramoscelli. Ecco, mi alzo, punto le zampe, inarco la schiena e tendo bene per sciogliere i muscoli fino alla punta della coda: uhm, che piacere …

Fwip, fwip, fwip”. Diamine cos’è questo scodinzolamento? Non si può mai stare in pace! Purché non sia quello stupido Ginko venuto a cercare la rissa. Mi scuoto con energia e mi giro verso la fonte del rumore già pronto ad assumere una posizione dominante che ponga fine ad ogni discussione ma la sorpresa mi blocca a bocca aperta.

Di fronte a me c’è un superbo esemplare di golden retriever biondo – anzi, bionda direi - con grandi occhi marroni liquidi puntati su di me in modo esplicitamente dolce. Cosa vorrà?

Beh, sono abituato a piacere. Fisico slanciato ma imponente (40 chili di vigore), folto mantello castano scuro con mèches bionde, occhi da cerbiatto e coda lunga mezzo metro. Qui però siamo di fronte ad un approccio spregiudicato, di solito sono io a dover corteggiare: sarà un colpo di fulmine? E da dove arriva?

La “bionda” si avvicina lateralmente, orecchie basse e coda finalmente ferma e bassa fra le zampe. He, he, ha riconosciuto chi è il capo e cerca di fare la carina. In effetti graziosa lo è davvero, magari potremmo diventare amici. La lascio avvicinare e mi presento “Arf, arf Oscar, arf arf” (traduzione: “Ciao, mi chiamo Oscar e tu?”).

Lei socchiude le palpebre e mi risponde “Arf buzz buzz arf Trudy buzz buzz”. Bleah! che voce sgraziata, sembra un volo di calabroni! Cosa ti fa un dettaglio, già non ho più voglia di approfondire la conoscenza. In quella sento un rumore di zampe al galoppo, mi volto verso la riva e questa volta è proprio Ginko che si sta precipitando verso di noi.

Capisco subito le sue intenzioni, questa Trudy – bella ma stonata - fa parte del suo branco e lui non può certo ammettere di non essere al centro delle sue attenzioni. Mi faccio attento, coda in verticale, sguardo concentrato e pelo gonfio. Ginko capisce il messaggio e rallenta la sua corsa mentre io rendo ancora più chiaro l’avvertimento corrugando la fronte e iniziando a scoprire i denti “Grrrrrr”.

Eccolo che frena sempre di più, si avvicina lentamente fino ad arrivarmi di lato con atteggiamento amichevole (volevo ben dire!). Appoggio il mio muso sul suo collo e lui – in segno di resa – volta il muso dall’altra parte. Ora si che abbiamo ristabilito l’ordine naturale delle cose.

Ginko guarda Trudy con aria supplichevole e lei – che capisce che non lotterò per conquistarla - indietreggia simulando indifferenza mentre in realtà cerca di capire se lui la seguirà. Cosa che lui si affretta a fare quando con gesto magnanimo lo lascio libero di andare e insieme prendono a rincorrersi fra le onde quiete che cantano all’infinito la loro canzone.

Anch’io mi allontano nella direzione opposta. Mi compiaccio di non aver abboccato al giochino di Trudy che palesemente voleva ingelosire Ginko e magari assistere ad una contesa. Ma io ho dimostrato la mia forza e la mia superiorità senza fatica.

Certo meno male che la sua voce è così sgradevole alle mie orecchie … “Fiuu”, scampato pericolo … mi fidanzerò un’altra volta!

2 commenti:

  1. Mi sono piaciute sia le descrizioni dei protagonisti, sia dinamiche dei rapporti "canini" con la trasposizione degli atteggiamenti "umani". Divertente e piacevole.

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  2. Simpatico l'atteggiamento animale che ricalca quello umano, anzi, lo supera, perché non sempre sappiamo resistere alle provocazioni altrui. Pedagogico e al contempo divertente.

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