“Woof! Woof! Woof!” cani abbaiano giocosi avanzando veloci sulla
battigia. Guardo con più attenzione e riconosco in cima alla fila Ginko. Ci
siamo già incontrati in passato e non ci siamo piaciuti. Lo giudico un bullo
presuntuoso, forte solo quando è in branco ma vigliacco come un coniglio quando
si trova isolato.
In generale non mi piace la
compagnia, sono un solitario, voglio sentirmi libero di muovermi come voglio. Adesso,
ad esempio, farò un po’ di stretching e poi andrò a rinfrescarmi fra quelle
belle onde lunghe che piano piano si stendono sulla spiaggia lasciando una
leggera spuma bianca, qualche conchiglia e pochi ramoscelli. Ecco, mi alzo, punto
le zampe, inarco la schiena e tendo bene per sciogliere i muscoli fino alla
punta della coda: uhm, che piacere …
“Fwip, fwip, fwip”. Diamine cos’è questo scodinzolamento? Non si può
mai stare in pace! Purché non sia quello stupido Ginko venuto a cercare la
rissa. Mi scuoto con energia e mi giro verso la fonte del rumore già pronto ad
assumere una posizione dominante che ponga fine ad ogni discussione ma la
sorpresa mi blocca a bocca aperta.
Di fronte a me c’è un superbo
esemplare di golden retriever biondo – anzi, bionda direi - con grandi occhi marroni
liquidi puntati su di me in modo esplicitamente dolce. Cosa vorrà?
Beh, sono abituato a piacere.
Fisico slanciato ma imponente (40 chili di vigore), folto mantello castano
scuro con mèches bionde, occhi da cerbiatto e coda lunga mezzo metro. Qui però
siamo di fronte ad un approccio spregiudicato, di solito sono io a dover
corteggiare: sarà un colpo di fulmine? E da dove arriva?
La “bionda” si avvicina
lateralmente, orecchie basse e coda finalmente ferma e bassa fra le zampe. He,
he, ha riconosciuto chi è il capo e cerca di fare la carina. In effetti graziosa
lo è davvero, magari potremmo diventare amici. La lascio avvicinare e mi
presento “Arf, arf Oscar, arf arf” (traduzione: “Ciao, mi chiamo Oscar e tu?”).
Lei socchiude le palpebre e mi
risponde “Arf buzz buzz arf Trudy buzz
buzz”. Bleah! che voce sgraziata, sembra un volo di calabroni! Cosa ti fa
un dettaglio, già non ho più voglia di approfondire la conoscenza. In quella
sento un rumore di zampe al galoppo, mi volto verso la riva e questa volta è
proprio Ginko che si sta precipitando verso di noi.
Capisco subito le sue
intenzioni, questa Trudy – bella ma stonata - fa parte del suo branco e lui non
può certo ammettere di non essere al centro delle sue attenzioni. Mi faccio
attento, coda in verticale, sguardo concentrato e pelo gonfio. Ginko capisce il
messaggio e rallenta la sua corsa mentre io rendo ancora più chiaro l’avvertimento
corrugando la fronte e iniziando a scoprire i denti “Grrrrrr”.
Eccolo che frena sempre di
più, si avvicina lentamente fino ad arrivarmi di lato con atteggiamento
amichevole (volevo ben dire!). Appoggio il mio muso sul suo collo e lui – in segno
di resa – volta il muso dall’altra parte. Ora si che abbiamo ristabilito l’ordine
naturale delle cose.
Ginko guarda Trudy con aria
supplichevole e lei – che capisce che non lotterò per conquistarla -
indietreggia simulando indifferenza mentre in realtà cerca di capire se lui la
seguirà. Cosa che lui si affretta a fare quando con gesto magnanimo lo lascio
libero di andare e insieme prendono a rincorrersi fra le onde quiete che cantano
all’infinito la loro canzone.
Anch’io mi allontano nella
direzione opposta. Mi compiaccio di non aver abboccato al giochino di Trudy che
palesemente voleva ingelosire Ginko e magari assistere ad una contesa. Ma io ho
dimostrato la mia forza e la mia superiorità senza fatica.
Certo meno male che la sua
voce è così sgradevole alle mie orecchie … “Fiuu”,
scampato pericolo … mi fidanzerò un’altra volta!
Mi sono piaciute sia le descrizioni dei protagonisti, sia dinamiche dei rapporti "canini" con la trasposizione degli atteggiamenti "umani". Divertente e piacevole.
RispondiEliminaSimpatico l'atteggiamento animale che ricalca quello umano, anzi, lo supera, perché non sempre sappiamo resistere alle provocazioni altrui. Pedagogico e al contempo divertente.
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