venerdì 24 ottobre 2014

Morte o nascita

Il sole splende ridente nel cielo e danza fra le nuvole chiare. Il mio sogno è di toccare un giorno quella stella lassù in alto, mia fonte di vita. Mi giro e saluto con un cenno del capo Brina, la mia piccola sorellina, nata appena da pochi giorni. Lei si sveglia sempre tardi, io invece mi riempio dell’aria mattutina.
Di colpo vedo passare un gigante di corsa e i suoi passi pesanti risuonano nel terreno. Tutto trema. Quando lui scompare all’orizzonte mi guardo intorno timorosa per vedere se è rimasta qualche vittima.
“Ma guardali! – urla Candia – non hanno nessun rispetto per noi. Nessuno!” Un gemito triste si alza un poco distante.  “Blancha! No! Blancha! E’ toccato a lei questa volta…”
Piangiamo. Anche oggi una di noi è morta. Il suo compagno, Bàn, guarda il cielo impassibile. Si stringe al petto, qualche sole fa anche il suo amico del cuore era morto. È un dolore ormai familiare per tutti noi. Sento una potente risata e mi giro impaurita: una piccola gigantessa si avvicina e guarda Brina. No! La mia sorellina no!
E così faccio l’ultimo sforzo della mia corta esistenza: i miei bianchi petali brillano e la mano della gigantessa si sposta su di me. Mi osserva e mi stacca. Sento i pianti delle mie amiche e guardo il sole, mentre la vita è succhiata via. Mi addormento in un sonno eterno pensando che, forse, adesso, raggiungerò il cielo, una piccola margherita tra le stelle.

3 commenti:

  1. I tuoi racconti sono sempre poetici ed evocativi, questo inoltre sorprende per l'ambientazione.

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  2. Leggendo questo racconto mi è sembrato proprio di essere in quel prato e di sentirmi una margherita tra le margherite.

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  3. Trovo molto bella l'ambientazione e molto coinvolgente il racconto, pur trattandosi di semplici margherite. Brava!

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