lunedì 30 marzo 2015

L'instancabile nemico

Corro. Corro tra gli alberi neri che osservano ciò che succede. Corro inseguita da qualcosa, non so bene di preciso, ma ho paura. Il sudore mi cola sul viso ma non piango, non ancora. Una mano si appoggia sulla spalla e urlo, spaventata.Vedo Smith, che mi guarda con quel suo sorrisetto sarcastico. Mi punta una pistola alla testa e preme il grilletto.
Sto volando, volo in un cielo limpido, azzurro, eterno e per un attimo mi sento infinita. Poi piombo su un albero, che si gira verso di me e con voce lenta dice: "Per dire una cosa s'impiega un'infinità di tempo, perché noi preferiamo non dire una cosa, se non vale la pena di perdere molto molto tempo per dirla ed ascoltarla". Rimango muta davanti alla maestosità della creatura ma, all'improvviso, vengo catapultata giù, in una massa di dissennatori e nazgul. Sento i loro occhi su di me, che divorano la mia linfa vitale, e la mia energia che lentamente si affievolisce. Mormoro una litania, un lupo dorato irrompe nella radura e li mette in fuga. I nostri occhi si incontrano e lancio una freccia per scacciare i coyote dalla carovana. In quell'attimo capisco la bellezza della vita della terra dei bisonti. Una fanciulla dal vestito dorato  esce dalla carrozza e le porgo la mano. Sono in un ascensore, accanto a me un signore basso con un cappello buffo in testa. Sembra di fretta; ha una grossa busta in mano e si torce le mani, guardandosi intorno di continuo. Le porte si aprono e con esse la punta di un mitra. Il buio mi sommerge. Sto annegando. I sensi s'intorpidiscono e tremo. Un braccio spunta dall’oscurità e mi ritrovo davanti a una signora con un viso gentile ma segnato dagli anni. Piango.
Mi sveglio d'improvviso, mentre la nebbia davanti ai miei occhi svanisce. Ancora una volta un sogno. Anche di notte combatto, contro un avversario instancabile, miscela di paure nascoste, ridestate da scene televisive e ricordi. E sempre, dopo la paura, arriva la luce.

1 commento:

  1. Che dire? Sono un po' perplessa. Bella l'idea di mischiare personaggi, generi e farne un sogno che destabilizza. Forse qualche accenno in più per ogni riferimento ci sarebbe voluto perché alcuni non hanno bisogno di spiegazioni, ma altri sono troppo criptici. Un esempio per tutti: Smith di Matrix. Sei proprio sicura che tutti sappiano chi sia?

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