Scappa terrorizzata. Le sue esili gambe
volano sul terreno accidentato del Monte Elicona. È inseguita da un
vento potente, che sradica alberi e piante nella sua sfrenata caccia.
Corre, più di quanto il suo corpo sia
capace. Le sue compagne sono fuggite, fuggite davanti alla
distruzione che il vento ha portato.
Da giorni si nasconde tra le fronde
delle querce da lui, Zefiro. Il vento del ponente soffia sul suo
collo ed è questione di minuti prima che la raggiunga. Clori non
vuole essere catturata, non vuole diventare la sua amante, compagna,
sposa. Lei è una ninfa dei boschi, creatura di libertà.
Fugge ma ormai sente la clessidra
capovolgersi: Zefiro le sussurra promesse d'amore, di fedeltà ma
lei sa che questi giuramenti dureranno poco, fino a quando non
troverà qualche altra fanciulla. Clori sa che la sua libertà è
finita quando una mano fredda la tocca.
È alzata in vola, abbracciata a
Zefiro, che ride felice. Il viaggio dura poco: si trova davanti ad un
castello, sopra la montagna più alta dell'Occidente. I suoi piedi si
appoggiano sul terreno con Zefiro appena dietro di lei. Si gira
verso di lui mentre la trasformazione si completa.ora è Flora, sua
sposa, nata dalla loro unione.
Visionario e potente pur nella brevità.
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