domenica 26 aprile 2015

La Primavera

Scappa terrorizzata. Le sue esili gambe volano sul terreno accidentato del Monte Elicona. È inseguita da un vento potente, che sradica alberi e piante nella sua sfrenata caccia.
Corre, più di quanto il suo corpo sia capace. Le sue compagne sono fuggite, fuggite davanti alla distruzione che il vento ha portato.
Da giorni si nasconde tra le fronde delle querce da lui, Zefiro. Il vento del ponente soffia sul suo collo ed è questione di minuti prima che la raggiunga. Clori non vuole essere catturata, non vuole diventare la sua amante, compagna, sposa. Lei è una ninfa dei boschi, creatura di libertà.
Fugge ma ormai sente la clessidra capovolgersi: Zefiro le sussurra promesse d'amore, di fedeltà ma lei sa che questi giuramenti dureranno poco, fino a quando non troverà qualche altra fanciulla. Clori sa che la sua libertà è finita quando una mano fredda la tocca.
È alzata in vola, abbracciata a Zefiro, che ride felice. Il viaggio dura poco: si trova davanti ad un castello, sopra la montagna più alta dell'Occidente. I suoi piedi si appoggiano sul terreno con Zefiro appena dietro di lei. Si gira verso di lui mentre la trasformazione si completa.ora è Flora, sua sposa, nata dalla loro unione.

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