Unioni

Le riviste erano state messe nell'espositore con un ordine quasi maniacale: sembrava avessero contato di quanti centimetri andassero sovrapposte una sull'altra.

Sapevo poco del gossip nazionale, solo i titoli letti sulle copertine patinate mentre curiosavo nel reparto dedicato all'editoria presente all'interno del supermercato.

Mi rifiutavo di spendere anche solo pochi centesimi per farmi i cazzi degli altri, per sapere cose, anche personali, di gente che non conoscevo e che non avrei mai conosciuto, ma lì, nella sala d'aspetto del mio dentista sembravano le uniche letture disponibili.

Stavo decidendo se mi attraeva di più il sorriso di Roul Bova avvinghiato alla giovane compagna o scoprire il cast della nuova edizione del “Grande Fratello” - del quale non avrei visto neppure una puntata - quando, sul tavolino addossato alla parete di fronte, avevo visto il mare.

La foto occupava, per intero, tutta la copertina del mensile di viaggio: le onde di due mari che arrivano da direzioni opposte si incontrano e si scontrano formando in tal modo un’increspatura costante che dalla costa si allontana perpendicolarmente all'orizzonte.  

Sapevo, ancora prima di averlo letto, che l'articolo, alla quale era dedicata, parlava di noi.

La barriera che divide il Mare del Nord e il Mar Baltico è dovuta alla differente temperatura, salinità e densità di ciascuno dei 2 mari.

Tutto ciò origina perenni turbolenze e violente correnti che impediscono la balneazione e la navigazione.

Delle semplici leggi idrodinamiche  sottostanno a questa strana manifestazione naturale che risulta provocata da una barriera che si interpone fra i due mari, generando due moti ondosi contrapposti che si scontrano allontanandosi reciprocamente nelle 2 rispettive direzioni opposte.

Non so se io sia il Mar Kattegat e tu loSkagerrat o viceversa, ma, a causa delle diversità, non ci potremo mai mescolare. La loro storia è la nostra storia e le mie lacrime sanno di mare.