lunedì 23 novembre 2015

Maschere

Un cerchio di luce abbagliante attorniato da altri fari più piccoli ma altrettanto luminosi ti acceca: un sistema solare i cui pianeti sono tutti alla stessa distanza dalla loro stella. Ora è il tuo personale universo.
Sei finita su questo lettino duro e gelido, coperta solo dal camice e dal lenzuolo verde. Ti chiedi perché abbiano scelto questo colore nelle sale operatorie, dovrebbe forse dare speranza, oppure è stato preferito solo per motivi pratici a te incomprensibili, ma è così crudo, freddo e sgradevole.
Non senti più le gambe da quando ti hanno estratto dall’auto.
Non ricordi nulla se non quelle assurde maschere di carnevale sul viso, le battute a raffica di Carmen e le vostre risate, Gaia che dice: «Non ci vedo più!» e lo schianto insieme al buio totale.
Dove sono Carmen e Gaia?
Hai chiesto di loro più volte ma l’infermiera non ti ha risposto, ha continuato a ripetere come un disco rotto di stare tranquilla. Ora le sue colleghe sono qui, intorno a te, indossano cuffiette e mascherine. Sono in attesa che l’anestesia faccia effetto per procedere all’operazione mentre il chirurgo si sta preparando. Scruti i loro occhi cercando rassicurazioni che non arrivano.
Non puoi vederti gli arti perché sono nascosti da una specie di catafalco. La luce crea uno strano effetto sulle pieghe del lenzuolo verde che lo ricopre facendolo assomigliare a una maschera gigante, un moai dell’isola di Pasqua con un ghigno orribile. T’impedisce di guardare cosa ti stiano facendo, con cosa stiano armeggiando, ascolti senza comprenderle parole tecniche, oscure. L’anestesista ti tiene il viso e questo un poco ti rassicura e ti consola ma vorresti sapere di più.
Le tue gambe ci sono ancora?
All’improvviso senti un dolore intenso, come uno strappo, una lacerazione, gemi e l’anestesista, clemente, ti avvicina una mascherina e te l’appoggia sul viso.

Senza accorgertene ti allontani da qui.

1 commento:

  1. La scena è ben descritta, ti fa essere lì e vivere le sensazioni della ragazza, ma non sono sicura che il tema sia stato centrato.
    Menzioni maschere di tutti i tipi, ma restano sempre elementi molto marginali, forse troppo marginali. Ciao <B

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